E’ necessario osservarsi a fondo conoscersi bene e conoscere, soprattutto, i propri “nemici”, cosa che spesso va fatta con l’aiuto di un esperto. Naturalmente non bisogna solo valutare il cosa e la conseguente cura che ma soprattutto il perché. Bisogna riequilibrare il “terreno organico”. Obiettivo l’organismo intero. Sorvolo su tutto un discorso che sarebbe troppo tecnico in questo contesto. Andando al sodo, ti racconto un po’ delle allergie cutanee, (che è una cosa che mi sta accadendo in questo periodo). Ti parlo di allergia da contatto che andrebbe accertata, come tale, con un test apposito (patch test). La sintomatologia è prurito, rossore, bruciore, bollicine d’acqua ravvicinate e se ti gratti con energia, anche, sanguinamento. Che può essere anche da ingestione di alimenti e non solo da contatto. Munisciti di penna e di carta e redigi un diario osservando le tue abitudini, quelle che hai, evidentemente, modificato da una certa data in poi, data che ha dato avvio all’allergia; segna tutto quello che avviene anche quando ingerisci un alimento. La primavera è la stagione della rigenerazione, quindi, anche tu come ogni splendida pianta e fior in natura, devi rigenerarti. Le gemme che fanno capolino sugli steli sono un esempio notevole di questo magnifico processo. La gemmoterapia ti viene in soccorso come potente detossinante. Il corpo umano spesso non è in grado di liberarsi da solo delle tossine (gli organi emuntori: fegato, intestino, reni, polmoni, pelle spesso, arrivano, alla primavera, affaticati). Ti suggerisco allora il Ribes nero come gemmoderivato, che è un antinfiammatorio generale e locale, antiallergico, diuretico, astringente e vaso protettore. Va bene, quindi, per tutte le manifestazioni allergiche quali: orticaria, rinite, oculorinite, eczema, coadiuvante dell’asma e nei disturbi del microcircolo. La sua azione è simil-cortisonica, è noto, anche, come immunostimolante, in quanto, ne regola la risposta. Per la posologia, fatti consigliare dal tuo specialista di fiducia; come tutti i gemmoderivati le gocce vanno diluite in un po’ d’acqua e tenute in bocca per un minuto prima di essere deglutite per assicurare il massimo assorbimento perlinguale.